Rubbia: Italia su rinnovabili sempre più indietro
Category : Energia
L’Italia sta restando indietro nella corsa alla produzione di energia da fonti rinnovabili e nello sviluppo tecnologico e industriale del solare, in particolare quello di tipo termodinamico, anche a causa di un blocco politico che non ne consente l’incentivazione. Lo ha affermato, oggi a Bruxelles, il premio Nobel Carlo Rubbia, durante una conferenza stampa insieme al presidente della commissione temporanea sui Cambiamenti climatici del Parlamento europeo, Guido Sacconi (Pse).
"L’Italia era partita bene, quando io ero all’Enea, nel 2000. Ora siamo più indietro della Spagna, perché nel nostro paese non ci sono contributi finanziari adatti a incoraggiare le nuove fonti", ha detto Rubbia. L’Europa, ha proseguito, è in vantaggio rispetto al resto del mondo, perché ha incominciato prima degli altri, e nel marzo scorso ha fissato per il 2020 il triplo obiettivo del 20% (in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e quota del fabbisogno energetico coperta dalle rinnovabili). "Ma questa preminenza deve essere mantenuta, da essa dipende la nostra leadership industriale in futuro, non solo per la nostra produzione, ma anche per rifornire le altre regioni nel mondo", come la Cina e l’India. Entro poco tempo, "i cinesi saranno certamente in grado di costruire a costi competitivi delle centrali solari, che sono tecnologicamente semplici e non hanno niente di stellare", ha avvertito Rubbia.
"Germania, Olanda, Gran Bretagna, e la Spagna, che ha una grande industria nel solare termodinamico e nell’eolico, con una potenza installata che si misura in Gigawatt, sono all’avanguardia. In Italia, invece – ha sottolineato – siamo bloccati: non ci sono misure legislative adatte per incoraggiare l’industria delle rinnovabili ad essere competitiva", e questo vale in particolare per lo sviluppo del ‘solare termodinamico’,che sta prendedendo piede invece "oltre che in Spagna, negli Usa, in Algeria, in Israele". Ma questa tecnologia "ha bisogno di una struttura legislativa adatta per ottenere il riconoscimento come energia ‘verde’". Il sostegno pubblico allo sviluppo delle fonti rinnovabili deve tenere conto dell’innovazione e dei nuovi sistemi tecnologici, ha osservato il premio Nobel per la fisica. "Ma in Italia – ha lamentato – il decreto che dovrebbe provvedere ad attribuire al solare termodinamico la qualifica di ‘energia verde’ è fermo da anni: non l’ha sbloccato né il vecchio governo, né l’attuale ministro responsabile Pierluigi Bersani", ha ricordato Rubbia; E ha concluso: "Se ci mettiamo cinque anni a firmare un decreto…".
Tratto da Virgilio Notizie