Tokyo, biocombustibile dalle bacchette

Tokyo, biocombustibile dalle bacchette

Ogni giapponese ne usa 200 paia all’anno. Con questo sistema il governo punta a riciclare 90 mila tonnellate di legno

Problemi energetici, in Giappone. Tanto che per la prima volta in 17 anni, a causa di un’ondata straordinaria di caldo, il Paese nipponico è costretto a ricorrere a un piano d’emergenza. E, soprattutto, ad aguzzare l’ingegno. Così, tra le varie proposte, spicca per originalità quella del ministero dell’Agricoltura che avrebbe intenzione di trasformare milioni di bacchette di legno, quelle utilizzate per mangiare, in biocarburante. In tutto il Paese verranno collocati degli appositi contenitori di raccolta, come ha spiegato un portavoce governativo.

90 MILA TONNELLATE – Secondo le stime del ministero, i 127 milioni di giapponesi impiegano ogni anno, in media, 200 paia di bacchette, il che equivarrebbe a 90.000 tonnellate di legno. Se il piano dovesse funzionare, i bastoncini potrebbero così "redimersi" dall’accusa di essere uno strumento di deforestazione selvaggia nei paesi da cui vengono importati, soprattutto la Cina.

RICICLATE – Proprio in Cina, nel frattempo, le bacchette usa e getta sono finite sotto la lente delle autorità. In particolare, quelle distribuite da una fabbrica di Pechino che non faceva altro che riciclarle senza sottoporle ad alcun trattamento disinfettante. Lo riporta il quotidiano ‘Beijing News’. Durante un’ispezione sono stati requisiti circa mezzo milione di paia di bacchette in bambù e una macchina confezionatrice. Il proprietario, privo di licenza alla commercializzazione, ha ammesso di avere venduto bacchette riciclate per 0,04 yuan al paio, fatturando in media circa mille yuan (130 dollari) al giorno. Ma in certi casi, il riciclaggio non è la soluzione migliore.

tratto da corriere.it