Elettricità liberalizzata dal primo luglio
Il dl prevede misure per accompagnare gli utenti all’apertura totale del mercato. Chi cambia gestore non dovrà subire aggravi
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge per la liberalizzazione del mercato dell’energia per i clienti residenziali (le famiglie) e ha approvato un decreto legge per consentire a chi vuole cambiare subito operatore di non incorrere in aggravi dei costi. Ciò significa che dal 1° luglio anche famiglie e pmi (le grandi imprese potevano già farlo) potranno cambiare gestore elettrico. E che il mercato sarà completamente libero, si introdurrà la concorrenza tra i vari operatori e tariffe di mercato tra le quali gli utenti finali potranno scegliere. A verificare la legittimità delle offerte proposte sul mercato e a tutelare gli utenti ci sarà l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg), con funzioni di regolamentazione e controllo.
TUTELE PER CHI CAMBIA – Il decreto legge (presentato dal ministro Bersani) approvato dal Consiglio dei ministri interviene «con misure di tutela per fare in modo che chi vuole muoversi verso nuove offerte», dal primo luglio, «possa farlo subito senza incorrere nel rischio di aumenti ingiustificati dei prezzi». Chi vuole invece rimanere con il proprio fornitore potrà farlo continuando ad avere le garanzie e le tariffe attuali, almeno «fino a quando il processo di liberalizzazione non sarà completamente realizzato». Le famiglie incidono sul mercato dell’energia con il 22% dei consumi. I grandi gruppi industriali consumano poco più della metà dell’intero fabbisogno di energia (il 53%), mentre le imprese del terziario hanno una fetta nella torta dei consumi del 23%.
TARIFFE VARIABILI – E’ bene sottolineare che la liberalizzazione del mercato elettrico non è automaticamente una garanzia di tariffe più basse. I prezzi verranno fissati nella Borsa elettrica e varieranno di ora in ora. Così anche le tariffe applicate dagli operatori alle famiglie potranno oscillare durante la giornata. L’elettricità potrebbe costare di meno nelle ore di basso utilizzo (di notte e nei fine settimana) e di più durante il giorno, quando si registrano i picchi di utilizzo.
VANTAGGI – La liberalizzazione del mercato elettrico è una delle priorità indicate dall’Unione Europea ai Paesi membri. E si regge sul presupposto che la libera concorrenza in un mercato ben regolato dovrebbe comportare vantaggi per i consumatori finali. Anche se non sempre i Paesi con un gran numero di fornitori di elettricità hanno anche prezzi più bassi (Spagna e Regno Unito sono tra i più cari).
AUTORITA’ – Il passaggio a un mercato completamente libero sarà graduale, tanto che il governo ha predisposto e approvato un decreto legge per rendere il più possibile indolore il passaggio a un sistema aperto. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, inoltre, secondo quanto disposto dal Consiglio dei ministri, sarà l’organismo indipendente che regolamenterà e controllerà l’erogazione dei servizi nei settori dell’energia elettrica e del gas. Oltre ad assicurare un sistema tariffario trasparente e requisiti minimi di qualità (con particolare riguardo agli interessi di carattere sociale e di tutela ambientale) dovrà indicare «condizioni standard di erogazione e prezzi di riferimento nelle forniture di elettricità e gas».