Acqua: “Non bevetela, la bottiglia inquina”

Acqua: “Non bevetela, la bottiglia inquina”

Si è conclusa da qualche giorno la raccolta di firma in Italia per l’acqua come bene comune, raccolta che è andata benissimo oltre 400.000 firme raccolte quando costituzionalmente ne sarebbero state sufficienti 50.000.

Cosa c’entra questa notizia su un blog che dovrebbe parlare di energia, risparmio ed efficienza energetica? L’acqua è una delle risorse più importanti sulla terra, per fortuna non scarseggia. Ma qualcuno negli anni ’90, soprattutto in Italia ci ha convinti che era meglio bere l’acqua in bottiglia di quella di rubinetto. La cosa ha avuto sicuramente dei risvolti positivi per alcuni imprenditori … ma per noi consumatori cosa è cambiato? Sono cambiate delle piccole abitudini dal fare alla spesa, a ricordarsi di buttare la bottiglia di plastica nel giusto sacchetto per la raccolta differenziata.

Senza pensare al trasposto dell’acqua da un parte all’altra dell’Italia, o d’europa proviamo a fare due conti: se ognuno di noi consuma un litro d’acqua al giorno, ogni giorno vuol dire che consumiamo minimo 60 milioni di litri d’acqua … (i dietisti e dietologi consigliano di bere minimo 2 litri di acqua al giorno) … significa anche 60 milioni di bottiglie di plastica, una bottiglia di plastica da litro e mezzo pesa circa 50gr. pari a 3 tonnellate di plastica! Credo che sia davvero una cosa fuori di testa.

Su repubblica.it di oggi ci sono altri interessanti numeri che riporto: “per produrre 1 chilo di Pet (polietilen-tereftalato), la plastica usata per le bottiglie, sono necessari poco meno di 2 chili di petrolio e 17 litri di acqua, la cui lavorazione rilascia nell’atmosfera 2,3 chili di anidride carbonica, o40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di zolfo e 18 grammi di monossido di carbonio. A cui poi va aggiunto l’inquinamento per il trasporto, visto che solo il 25% delle acque in bottiglia bevute in un Paese provengono dalle industrie nazionali, le altre devono varcare uno o più confini. Forse vale la pena rifletterci”.