Carne, energia e riscaldamento globale
Category : Clima
Sono davvero tempi grigi per il consumo di carne. Ieri riportavo alcuni brani dell’ intervista a Rifkin che faceva giustamente notare che l’ allevamento degli animali è la seconda causa del riscaldamento globale.
Ora giunge questo studio giapponese che valuta l’impatto ambientale del consumo di carne in termini di consumi energetici (in gran parte fossili) e di effetto serra. Produrre un kg di carne in Giappone costa la bellezza di 160 MJ di energia e causa l’emissione di 36 kg di CO2 equivalente in atmosfera.
Questi dati sono particolarmente elevati perchè il Giappone importa il mangime dagli USA e alleva i vitelli per un periodo più lungo (19 mesi contro gli 8 circa in Europa).
Vediamo allora cosa succede da noi. Secondo un articolo dell’ Università di Manchester, un kg di carne bovina ci costa 44 MJ di energia e almeno 15 kg di CO2 (in alcuni casi le emissioni potrebbero essere più alte).
Dal momento che l’italiano carnivoro medio consuma 105 kg di carne all’anno, questo equivale a 1575 kg di CO2 emessi in un anno, pari al 18% delle emissioni pro capite.
18% della CO2 a causa della carne. E’ un dato piuttosto impressionante.
E che dire dell’energia? si è detto che per produrre un kg di carne occorrono 44 MJ di energia; una volta che si trova nel piatto, fornisce energia per circa 4,3 – 5 MJ.
In altre parole, occorrono 10 unità di energia (più che altro fossile) per poterne mangiare una…
Mai come ora è chiaro che cambiare le proprie abitudini alimentari rappresenta un modo semplice per aiutare il nostro pianeta e il nostro futuro.
tratto da ecoalfabeta.blogosfere.it