Ed anche le energie rinnovabili possono portare distruzione
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Con la memoria, leggendo il numero di vittime e le parole "origini in accertamento" torno ai giorni di Chernobyl, ed il primo pensiero è una amara considerazione: non esistono tecnologie sicure se dall’altra parte c’è l’incuria dell’uomo, la ricerca del massimo profitto.
Di seguito l’articolo comparso sul corriere della sera online.
Incidente in centrale idroelettrica russa
Parziale inondazione della sala macchine a causa di una rottura. Il fiume Yenisei a rischio inquinament
Si aggrava di ora in ora il bilancio dell’incidente che ha bloccato la produzione della centrale idroelettrica russa Sayano-Shushenskaya, in Khakassia (Siberia Orientale), la più grande del Paese e la quarta più grande del mondo. Otto persone sono morte, una decina sono rimaste ferite e 68 al momento risultano disperse, secondo quanto riferisce il ministero delle Situazioni d’emergenza Andrei Kluiev, citato da radio Echo di Mosca. Tutte le vittime lavoravano nell’impianto. L’incidente è avvenuto alle 3.42 ora di Mosca (1:42 in Italia) e ha causato una parziale inondazione della sala macchine: a provocarlo è stata una rottura idraulica, le cui origini sono in corso di accertamento. Il ministro delle Situazioni d’emergenza Sergei Shoigu ha smentito comunque che la diga sia distrutta, ma ha ammesso che «ci vorranno anni» per riparare la centrale.
STABILIMENTI DI ALLUMINIO SENZA ELETTRICITÀ – A causa dell’incidente diversi stabilimenti di alluminio della zona sono rimasti senza elettricità. Le autorità hanno escluso pericoli per la popolazione, che non è stata evacuata. Secondo i responsabili della centrale, ora la situazione è sotto controllo. La centrale, aperta nel 1978, ha una capacità di 6.400 Mw e una produzione annuale di 23.500 Gmh (energia potenziale). L’impianto sfrutta una diga alta 245 metri con una lunghezza di cresta di 1066 metri, che forma una riserva d’acqua di 31 km quadrati. Dispone di una decina di turbine e alimenta diverse imprese di alluminio, tra cui alcune della Rusal, la più grande società al mondo del settore.
RISCHIO AMBIENTALE – L’incidente preoccupa il ministero delle Risorse naturali e dell’Ecologia russo: gli olii dei trasformatori della centrale di Sayano-Shushenskaya stanno infatti inquinando il fiume Yenisei. Lo scrive l’agenzia di stampa Interfax. «Una grande quantità di olii s’è versata lungo cinque chilometri nel fiume Yenisei», ha comunicato il ministero.