Possiamo non essere d’accordo sull’alternativa presentata in questo articolo comparso su ilGiornale, penso sia necessario soffermarsi un attimo sui numeri! Capire cosa significa avere una pala eolica ogni 4kmq in termini di impatto ambientale, territorio da preservare. Oggi si preferisce produrre l’energia dove si consuma. Le pale eoliche vanno bene dove c’è il vento, uno di questi posti è il Sud Italia. Quale è il modello di sviluppo che si progetta in questo modo per questa parte d’Italia, d’Europa? Anche la centrale elettrica più complicata prevede una sala controllo, in cui 3 persone controllano l’intero sistema di produzione. Non si risolverebbe, in ogni caso, il problema dell’occupazione, sempre che queste scelte fossero anche fatte con quest’ottica. L’Italia è il paese conosciuto in tutto il mondo per la sua storia per i suoi monumenti. Bisogna per questo pensare che una pala è in teoria visibile fino a 30 km dal punto di installazione, che le pale possono raggiungere 80 metri d’altezza, nei paesi molto spesso la costruzione più alta è il campanile della chiesa locale.
Non voglio dire che l’idea del nucleare esposta nell’articolo è la via da seguire, ma i numeri hanno la loro rilevanza è bisogna tenerne conto per cercare una soluzione equilibrata da una molteplicità di punti di vista.
Catastrofisti contro