Le CER: condivisione dell’energia e cultura del risparmio

Illustrazione urban di colline con vigneti, oratorio e case con tetti fotovoltaici

In un contesto di crisi climatica e volatilità dei prezzi, ogni kWh risparmiato è un gesto di responsabilità collettiva: riduce le emissioni, alleggerisce la rete nei momenti di picco e libera risorse economiche che la collettività può reinvestire in sanità, istruzione e innovazione. Le CER amplificano questo impatto trasformando il risparmio individuale in beneficio condiviso e misurabile.

Il modello partecipativo per la condivisione dell’energia: le CER

Le Comunità Energetiche Rinnovabili derivano dalla Direttiva (UE) 2018/2001 (RED II) e dall’art. 42‑bis del D.Lgs. 199/2021, recepiti in Italia dal D.M. MAS E 414/2023. Una CER è un soggetto giuridico senza fini di lucro che:

  • installa impianti rinnovabili (< 1 MW) collegati alla stessa cabina primaria;
  • condivide l’energia prodotta fra membri (prosumer e consumatori puri) mediante la rete di distribuzione esistente;
  • è governata in modo aperto e democratico e reinveste gli eventuali utili nella comunità

Per i contesti condominiali o di singolo edificio, il D.Lgs. 199/2021 consente di costituire un Gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile (GAER): almeno due utenti che, trovandosi nello stesso stabile, condividono l’energia prodotta da un impianto rinnovabile installato in loco e accedono alla medesima tariffa incentivante prevista per le CER. La configurazione non richiede personalità giuridica autonoma, prevede procedure semplificate e, secondo le linee guida GSE , rappresenta il punto d’ingresso più rapido alla condivisione energetica in ambito urbano.

A livello europeo le CER attive erano ≈ 9 000 nel 2023, concentrate in Germania, Danimarca e Italia . In Italia il numero di configurazioni è passato da 20 nel 2022 a quasi 600 nel 2025; la potenza media installata è di 110 kW, con un trend di crescita annuo del +130 %.

Aggiornamento PNRR 2025. Il decreto ministeriale 16 maggio 2025, pubblicato dal MASE il 26 giugno 2025, estende il contributo a fondo perduto PNRR (fino al 40 % dei costi) alle CER e ai GAER ubicati in Comuni fino a 50 000 abitanti (la soglia precedente era 5 000). Il provvedimento introduce inoltre:

  • anticipazione fino al 30 % del contributo, anziché 10 %;
  • maggiore flessibilità nei tempi di entrata in esercizio degli impianti;
  • eliminazione del fattore di riduzione della tariffa in caso di cumulo con altri incentivi, applicabile anche alle persone fisiche. Un’ulteriore estensione della misura è attesa entro settembre 2025 secondo QualEnergia .

L’educazione energetica di comunità

La educazione energetica di comunità (EEC) dovrebbe includere workshop, audit partecipati, serious game e piattaforme digitali che accrescono la energy literacy di cittadini e PMI. Uno studio dell’IEA (2024) mostra che progetti supportati da percorsi EEC registrano un tasso di adesione del 45 % superiore rispetto a iniziative prive di formazione preliminare . (Empowering people – the role of local energy communities in clean energy transitions)

Un esempio concreto è il seminario nazionale “Educazione Energetica – l’importanza del fattore umano nei processi di transizione per la sostenibilità” organizzato dall’Università del Salento e da ENEA il 16 febbraio 2024 a Lecce, in occasione della Giornata del Risparmio Energetico. I relatori – tra cui ricercatori ENEA, Kyoto Club e CNR – hanno stimato che comportamenti virtuosi degli utenti possono ridurre i consumi domestici di un ulteriore 20‑30 % rispetto alle sole misure tecnologiche, a parità di investimenti [5]. A partire da quell’esperienza, ENEA ha lanciato il road‑show itinerante Humanizing Energy nell’ambito della campagna nazionale Italia in Classe A: tra ottobre 2024 e giugno 2025 il format ha toccato 42 città e coinvolto oltre 12 000 partecipanti tra studenti, PMI e amministratori locali, offrendo laboratori su autoproduzione e uso efficiente dell’energia .
Nel caso delle CER italiane, la diffusione di sportelli energia comunali e di Open‑Day fotovoltaici ha accelerato la fase di raccolta adesioni, riducendo da 14 a 7 mesi il tempo medio fra idea progettuale e connessione in rete.

Grazie all'azienda in cui lavoro ho avuto la possibilità di lavorare fattivamente alla realizzazione degli impianti della CERS di Rodello in provincia di Cuneo.

La Comunità Energetica Rinnovabile Solidale di Rodello nasce su iniziativa della diocesi di Alba, il Comune di Rodello e Cerretto Langhe, la Fondazione Santi Lorenzo e Teobaldo, la parrocchia di San Lorenzo e cittadini e cittadine del territorio.
Il progetto ha un valore sociale e ambientale perchè punta ad una transizione energetica costurita dal basso con la Comunità. L’associazione è unica, non ha scopo di lucro, ed è formata da due articolazioni: una che fa capo a Rodello, collegata alla cabina elettrica di Alba, ed una che fa riferimento a Cerretto Langhe, e che verrà collegata alla centralina di Dogliani.
I ricavi che verranno utilizzati o come incentivi da destinare al sociale come ricaduta sul territorio o per ripagare in parte le spese di installazione pannelli o in nuovi investimenti.