Meeting the world

Meeting the world

Ieri ero tra il pubblico che affollava l’aula magna del Politecnico di Torino, per ascoltare l’intervento del Dott. Aris Candris, Presidente della Westinghouse (leader mondiale nella progettazione e costruzione delle centrali nucleari).

Partendo dalla previsione che la domanda di energia elettrica raddiopperà entro il 2030 e che la necessità di una produzione sicura e affidabile sia una priorità planetaria, ci si poneva la domanda se si poteva più fare a meno del nucleare anche in Italia.

Diversi i punti dell’intervento che mi hanno fatto pensare, sin da subito, dalla presentazione del prof. Zucchetti quando afferma: “L’energia nucleare è ritenuta sicura!“. Si ma da chi? Oppure quando commentava la previsione di costruzione di centrali nucleari in Cina nei prossimi anni (oltre 100 secondo le sue fonti) dicendo “forse ora i nostri amici verdi dovranno arrendersi al nucleare“.

Mi aspettavo un discorso diverso, in cui magari si facesse riferimento alla finitezza delle risorse (ma probabile che qualche passaggio mi sia sfuggito, essendo l’incontro tutto in lingua inglese). Invece mi è sembrato di assistere ad uno di quelli incontri per la vendita promozionale di un nuovo articolo, per carità interessantissimo capire quale è lo sviluppo tecnologico, quali sono i passi che sono stati fatti per aumentare la sicurezza di questo tipo di impianti. Ma sentirmi dire che chi vive accanto ad una centrale nucleare deve vivere in quel luogo per 2000 anni per assorbire la stessa quantità di radiazioni che viene emessa quando ci si sottopone ad una radiografia mi sembra proprio una presa in giro. Avrei voluto chiedere al Presidente della Westinghouse, quei 2000 anni quanto velocemente virano verso le ore e i secondi nel momento in cui si verificasse un incidente, con magari fuoriuscita di materiale radioattivo.

E’ stato nominato diverse volte il “nostro” Enrico Fermi, ma quando ad un certo punto sulla slide è comparso il 2042 come anno del 100 anniversario della scoperta, un brivido mi ha percorso la spina dorsale andando immediatamente ai morti di Hiroshima e Nagasaki. Ma forse quelli sono considerati solo effetti collaterali.

Come ho già avuto modo di scrivere sulle pagine di questo blog, non sono a priori contrario a questo tipo di tecnologia. Secondo il Presidente della Westinghouse, l