Energia

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Category : Tecnologia

Si tratta di raggi che assorbiti dai gas che si trovano nello strato più alto dell’atmosfera terrestre e, entrandone in contatto, interagiscono con alcune molecole producendo particelle subatomiche che emettono la caratteristica radiazione Cherenkov, nota per la sua particolare intensità ed altrettanto particolare direzione di emissione.

Forse abbiamo trovato una fonte di energia davvero pulita e soprattutto inesauribile e forse il 2008, anno che l’astronomia prevede roseo e produttivo per tutta l’umanità mondiale, sarà anche l’inizio di qualcosa di veramente innovativo per la scienza che potrebbe gettare sui nostri destini una luce di speranza: la soluzione al problema energetico potrebbe difatti arrivare dall’universo, quanto di più naturale e compatibile con l’ambiente possa esistere.
Nell’interminabile labirinto nebuloso dello spazio sono stati scoperti solo alcuni anni fa oggetti misteriosi da una schiera di quattro telescopi europei, appartenenti alla stazione di energia stereoscopica situata in Namibia, nota con il nome di High Energy Stereoscopic System, dai quali è stato possibile rilevare raggi gamma molto energetici provenienti dallo spazio profondo.
Questi raggi gamma sono assorbiti dai gas che si trovano nello strato più alto dell’atmosfera terrestre e, entrandone in contatto, interagiscono con alcune molecole tipiche per l’appunto della nostra atmosfera, producendo particelle subatomiche che, a loro volta, emettono la caratteristica radiazione Cherenkov, nota per la sua particolare intensità ed altrettanto particolare direzione di emissione.
Tale direzione difatti è l’elemento che la renderebbe sfruttabile dall’uomo per scopi di umana utilità, come la produzione di energia; energia che potrebbe essere recuperata dall’accelerazione che queste particelle subiscono in un determinato punto e solo in questo. Tutto sta quindi nell’individuare il famoso punto miracoloso e questa non è di certo un’impresa facile; ma, per incoraggiare l’arduo compito, pensiamo ad immaginare quale forza le leggi inspiegabili subatomiche dell’universo riescono ad imprimere a queste particelle una volta arrivato l’attimo perfetto: una velocità pari a quella della luce e un’energia sviluppata pari a quella di mille bombe atomiche se non di più. Difatti è un’unità di potenza ancora non umanamente misurabile.
Sfugge alla ragione umana anche il meccanismo di questa accelerazione e si suppone solo che il risultato di tale stupefacente processo d’energia sia dovuto ad