Il distretto a energia intelligente

Il distretto a energia intelligente

Sono circa 15 i progetti di “power park” in Italia, una sorta di distretti da rendere autosufficienti per costruire in seguito la "rete intelligente" e applicando così in pieno il concetto di generazione distribuita.

"L’idea portante oggi è che l’efficienza energetica si possa ottenere sostituendo la lampadina, cambiando l’infisso o isolando il solaio: in realtà questo è un punto di vista molto limitato e noi come Enea proponiamo di guardare non solo la singola lampadina, ma neanche il singolo edificio. Proponiamo di osservare il distretto nel suo insieme, cioè l’edificio in un contesto".
Mauro Annunziato, direttore dell’Unità di supervisione dei sistemi energetici dell’Enea, illustra così i punti portanti del workshop “Dall’ecobuilding al distretto energetico: ricerca e governance verso nuovi modelli di sviluppo”, organizzato oggi dall’ente. "In questo modo – aggiunge – è possibile utilizzare una serie di tecnologie molto ampia che attualmente non utilizziamo, come la generazione distribuita, che produce in loco tutta l’energia di cui si ha bisogno".

Tutte le singole componenti del sistema "sono tecnologie attuali, alcune l’Enea le propone come innovazione, come i regolatori di flusso luminoso di seconda generazione a controllo digitale – rileva Annunziato – la qualità più importante sono le tecnologie di sistema, la capacità di progettare sistemi molto complessi e la capacità di controllarle". In questo senso, si può andare verso le “smart grid”, le reti intelligenti, "un modo di pensare la trasformazione del sistema elettrico, con tanti nodi, ognuno autosufficiente in termini di produzione d’energia e una serie di connessione di questi nodi – dice il ricercatore – quello di cui parliamo oggi sono questi nodi, i “power park”, distretti che cerchiamo di rendere autosufficienti, per costruire domani la smart grid".

Sono circa 15 i progetti di “power park” in Italia, con tre interventi che partiranno nel 2008, con i progetti già conclusi. Uno riguarda la riqualificazione di un complesso di edilizia popolare a Biella, importante perché in Italia ci sono almeno un milione di unità di edilizia popolare.
C’e’ poi la realizzazione di un ‘ecobuilding’ a Rossano Calabro (Cosenza) destinato a ospitare uffici e c’è poi la riqualificazione energetica della sede dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, a Roma. Inoltre, una cordata Enea – con a capo la Techint – ha vinto un concorso per la realizzazione di circa 10 ‘ecobuliding’ con una rete di cogenerazione distribuita, l’integrazione di fonti rinnovabili e un sistema di illuminazione a controllo remoto e a alta efficienza nel complesso dell’ospedale Maggiore di Milano. Progetto, questo, che vale 160 milioni di euro.
Al vaglio del programma “Industria 2015”, con il quale il Ministero dello Sviluppo economico intende sostenere progetti avanzati nel settore dell’energia, c’è il progetto realizzato con il gruppo Coin per rendere efficienti circa 300 supermercati con il marchio Oviesse e costruire un centro commerciale pilota con illuminazione a led e eco-climatizzazione.

Articolo tratto da qualenergia.it