Il PC costa anche da spento

Il PC costa anche da spento

Anche solo pensare al numero di PC presenti nel nostro Paese risulta difficile, 25 milioni o forse più, tra case e uffici, di cui almeno metà sono desktop. I desktop hanno una caratteristica: anche quando sono spenti, restano allacciati alla rete elettrica.

Proprio questa circostanza ci ha messo la cosiddetta "pulce nell’orecchio", spingendoci a fare le prove di consumo su un certo numero di computer attualmente in commercio. Le condizioni prese in esame sono due: lo stand-by da sistema operativo, cioè quello stato di dormiveglia nel quale il PC spegne tutti i circuiti non strettamente vitali in modo da ridurre il più possibile il consumo di energia elettrica e che permette una riaccesione pressoché istantanea; la seconda situazione presa in esame è con il PC… completamente spento! Potrebbe sembrare strano ma le moderne motherboard, quando sono alimentate, non sono mai completamente spente e quindi hanno un consumo.
È stato infine trascurato lo stato di accensione e utilizzo, in quanto in questa fase l’assorbimento di energia elettrica viene influenzato da numerosissime variabili, come la configurazione e il tipo di programma in esecuzione.

Alcune brevi note metodologiche dedicate a chi si affaccia per la prima volta a questo genere di inchieste: le misurazioni sono state fatte su un solo esemplare per ogni modello e sono state effettuate utilizzando un particolare strumento chiamato wattmetro, ovvero un dispositivo capace di rilevare, momento per momento, quanta energia elettrica l’apparecchio ad esso collegato stia consumando.

Nella tabella riportata nell’ultima pagina di questo magazine sono riportati tutti i dati di potenza impegnata e il costo per tenere il PC in stand-by o spento per un anno intero (parametro rispetto al quale abbiamo stilato la classifica).

Ovviamente, questo tipo di ricerca non ha carattere scientifico: non sono state controllate nel dettaglio le configurazione di BIOS e sistema operativo e sono stati testati solo un numero contenuto di modelli. La sua utilità sta nel dare un ordine di grandezza dei consumi dei computer: ogni modello e ogni configurazione può determinare consumi diversi.

Fra i modelli c’è differenza

Comparando i dati relativi ai diversi computer colpisce immediatamente la grossa discrepanza fra il consumo dei modelli in cima alla classifica rispetto a quelli meno rispettosi dell’ambiente (e delle tasche degli utenti): in termini di costi annui si arriva a differenze di oltre 6 euro, nella misurazione da spenti.

Il tutto alle spalle degli ignari utilizzatori che oltretutto, non vedendo neppure una spia LED accesa (che spesso è posizionata nella parte posteriore del case in corrispondenza dell’alimentazione del PC), sono certi che il consumo effettivo sia nullo.

Lo stand-by conviene

Diversamente da quanto da noi esaminato in passato riguardo altre categorie di prodotti, nel caso dei PC da tavolo esiste una precisa concordanza fra il consumo da spenti e quello in stand-by.

In altre parole: i modelli più "risparmiosi" si sono dimostrati tali sia da spenti che in stand-by da sistema operativo. Al contrario, i PC che "bevono" di più hanno confermato la tendenza a consumare di più sia in stand-by che una volta spenti.

Un’osservazione importante riguarda la differenza tra i consumi da spento e quelli in stand-by: in alcuni casi sono inferiori al watt, comunque molto più contenuti di quanto si possa pensare. Lasciare il computer sempre in stand-by, soprattutto con i sistemi operativi più moderni, costa molto poco ed è molto comodo: il pc si accende e si spegne in un attimo.

Molti i motivi di questo sperpero

Considerando che tutti i personal computer in questione sono stati analizzati come direttamente provenienti dalla fabbrica e che il sistema operativo preinstallato su tutti i modelli presi in esame è Windows Vista, a determinare il consumo è proprio l’ingegnerizzazione del sistema e la configurazione di default del BIOS.

I fattori che contribuiscono sono tanti: innanzitutto l’accensione stessa dell’apparecchio, che una volta era comandata da un apposito pulsante meccanico, e che oggi è di tipo ‘contatto’, in grado di funzionare solo se collegato a un circuito elettrico già attivo.

Inoltre, a seconda di come impostato originariamente, il BIOS può far sì che il computer, pur se spento, resti comunque in attesa di comandi provenienti dall’esterno: il riferimento è ai cosiddetti comandi "wake up" che permettono alla macchina di venire attivata, all’occorrenza, da svariate periferiche o da remoto.

In altre parole: nella stragrande maggioranza dei casi la motherboard "finge" solamente di essere spenta, ma mantiene attivi alcuni circuiti. Senza contare infine l’eventualità, non presa in considerazione in questa sede, della presenza di periferiche USB "poco intelligenti" sempre collegate al PC, che continuano imperterrite a esigere un approvvigionamento energetico nonostante il computer sia spento.

40 Megawatt per restare spenti

I consumi da spento che abbiamo rilevato si aggirano mediamente sui 2-3 watt. Sempre volendo ragionare per ordini di grandezza, vuol dire che nella bolletta energetica italiana ci sono qualcosa come 30-40 megawatt impegnati per tenere spenti i circa 13 milioni di desktop installati: cioè 56 milioni di euro al vento.

È bene difendersi, e difendere l’ambiente, con una bella ciabatta con l’interruttore.

Come leggere la tabella dei consumi (visualizzabile cliccando sull’anteprima qui a destra)

Per ogni esemplare di PC desktop misurato, oltre alla marca, al modello e alla foto corrispondente, sono riportati:

– Consumo stand-by (W): il consumo in Watt misurato con il computer in modalità stand-by. I valori, rilevati per un periodo di 60 secondi, sono stati misurati dopo un minuto dalla messa in stand-by.

– Costo annuale stand-by: il costo in euro per la corrente elettrica consumata dal computer in un anno di stand-by. Il costo del KWh applicato per il calcolo è di 0,16 euro.

– Consumo spento (W): il consumo in Watt misurato con il computer in modalità off. I valori, rilevati per un periodo standard di 60 secondi, sono stati misurati dopo un minuto dallo spegnimento del PC.

– Costo annuale spento: il costo in euro per la corrente elettrica consumata dal computer spento in un anno. Il costo del KWh applicato per il calcolo è di 0,16 euro.

– Classifica: il posizionamento del modello di computer in questione nella classifica di Costo Annuale.

[ Nota: i valori riportati si riferiscono ad un esemplare testato per ogni modello, così come estratto dall’imballo e in ottimo stato di conservazione; non necessariamente questi valori si riferiscono all’intera produzione.]

Articolo di Matteo Griziotti su AFdigitaleonline