Presente e futuro dell

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Category : Energia

Intervista a Simone Togni, segretario generale dell’Anev

Le fonti rinnovabili sono il futuro dell’energia. Fonti di energie alternative a quelle che abbiamo utilizzato nell’ultimo secolo e che si stanno esaurendo: i combustibili fossili. L’eolica è una di queste perchè è in grado di produrre energia grazie alla forza di ‘Eolo’, il vento. Questo tipo di impianti ha un unico grosso difetto: è piuttosto invasivo dal punto di vista paesaggistico, perché per sfruttare al meglio la forza del vento, le pale vengono installate sui crinali di colline e montagne ,modificando non poco l’orizzonte. Ma l’apporto di energia elettrica che possono fornire comincia a diventare davvero interessante, soprattutto in regioni come l’Emilia-Romagna che stanno già sfruttando le loro risorse (scarse) risorse idriche.
Come ci racconta il dott. Simone Togni, segretario generale dell’Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento), "l’Italia produce con l’energia eolica solamente l’uno percento del totale di quella consumata sul territorio nazionale. Ci sono paesi che sono nettamente meno ventosi del nostro e riescono a produrre più energia. La Germania, ad esempio, riesce a produrre il 7% dell’energia consumata. Il primo posto in Europa spetta alla Danimarca, che sebbene sia grande come una regione italiana, riesce a coprire il 20% dell’energia che consuma."
Perché l’Italia è così indietro rispetto agli altri paesi europei?
“Questo dipende sia dal fatto che la costruzione di impianti eolici non è incentivata dallo Stato e perché seppure ci sia una legge che regolamenta lo sfruttamento delle risorse rinnovabili e le relative autorizzazioni, non le viene dato seguito. Le Regioni spesso si sono gestite autonomamente in questo campo, così la Sardegna, che è la regione più ventosa d’Europa, ha preferito dirigersi su altre fonti rinnovabili chiudendo la porta ai parchi eolici. In questo modo sarà  difficile adempiere al Protocollo di Kyoto, ovvero produrre il 25% di energia rinnovabile entro il 2010.. Tutto questo dovrebbe cambiare grazie alla nuova Legge finanziaria. Ad esempio quel 25% di energia da produrre sarà divisa per Regioni, ognuna ne dovrà produrre una determinata quantità. Ciò renderà più semplice la distribuzione ed il controllo dell’energia pulita da produrre."
In Emilia-Romagna ci sono due parchi eolici, uno funzionante a San Benedetto Val di Sambro, ma è ormai datato, l’altro è in costruzione a Casoni di Romagna (tra i comuni di Monterenzio e Castel Del Rio), data prevista di consegna: dicembre 2008. Un confronto tra i due parchi è impossibile, il primo è del 1998 ed è stato costruito con una tecnologia oggi superata. E’ composto da 10 aerogeneratori monopala da 0,35 MW, per un totale di 3,5 MW, mentre il nuovo impianto così come è stato progettat,o prevede 16 aerogeneratori ciascuno da 800 kW per una potenza complessiva di 12,8MW, il nuovo parco eolico produrrà 25milioni di kilowattora all’anno. In poche parole produrrà il quadruplo del vecchio”.
Qual è il destino della vecchia centrale?
"L’impianto di San Benedetto è ormai obsoleto. E’ arrivato al termine della sua vita che si aggira intorno ai 12 anni di attività,. Secondo la normativa scellerata che vige in Italia la cosa più semplie da fare (che non implica un nuovo iter autorizzativo) sarebbe installare nuovamente gli stessi generatori, che, però, oggi non vengono più costruiti. La società che gestisce quell’impianto, l’Edens, non fa parte dell’Anev, quindi non sono certo della scelta che farà, ma se non rinnoviamo un parco al termine del suo ciclo vitale siamo obbligati a ripristinare il paesaggio così com’era precedentemente. Oggi è un obbligo per tutti, nel 1998 quando fu costruito non era così.”
Qual è, secondo lei, il futuro dell’energia eolica?
"L’energia eolica è la fonte che cresce col tasso maggiore ed è anche la più matura. E’ tecnologicamente molto avanzata, anche rispetto alle fonti di energia non rinnovabili. Il suo potenziale è enorme. Si pensi solamente al terreno che viene occupato: un aerogeneratore occupa 250 mq, mentre un impianto fotovoltaico deve occupare superfici maggiori che raggiungono anche i 2 ettari. Anche i costi sono ridotti, se l’eolico costa circa un milione e mezzo per MW installato, il fotovoltaico ne costa sette. L’eolico e le biomasse, sono il futuro dell’energia"

di Tiziano Mainieri, da sabatoseraonline