Solo l’11% delle case risparmia energia

Solo l’11% delle case risparmia energia

Articolo tratto da Corriere.it

Più di due terzi degli edifici, in Italia, spreca energia. In altre parole inquina, e spende, più di quanto dovrebbe fare. Se uno girasse per qualsiasi strada cittadina indossando occhiali con le lenti di un termografo, lo strumento a raggi infrarossi che visualizza le dispersioni di calore, resterebbe abbagliato. Gli inquilini, che vedono le bollette anche senza raggi infrarossi, se ne sono accorti. Tanto che gli italiani sono, insieme agli svedesi, i cittadini europei che più si sono mostrati disposti a fare interventi nelle loro case per diminuire i consumi e migliorarne le prestazioni energetiche. Lo vuole il 74% del campione italiano esaminato in una ricerca svolta parallelamente anche in Francia, Svezia e Inghilterra. E’ stata commissionata dal Wwf a Makno&Consulting e Allianz. Tra gli inquilini che possono compiere autonomamente gli interventi, gli italiani sono stati al passo con la media degli altri paesi: negli ultimi tre anni la metà ha infatti effettuato interventi per favorire l’efficienza energetica.

NEI CONDOMINI – Se si passa invece alla situazione di chi vive nei condomini, l’Italia segna il passo: negli ultimi tre anni solo l’11% degli stabili gestiti da un amministratore ha effettuato interventi di riqualificazione energetica, contro il 22% di quelli svedesi e il 20% di quelli britannici. Non è un caso comunque che in tutta Europa, tra il 50% e il 70% del campione intervistato ritiene che il proprio amministratore potrebbe essere più attivo sul tema dell’efficienza energetica nello stabile, con il 44% degli italiani pronto a farsi promotore presso i propri amministratori per trasformare i propri edifici da spreconi ad amici del clima. Sul sito del Wwf è attivo un test attraverso il quale si misura il livello di efficienza energetica della pripria abitazione.

I VINCOLI – L’Italia, a oggi, presenta un quadro di attuazione degli impegni legati al protocollo di Kyoto decisamente fosco: le emissioni nocive , dal 1990, invece che diminuire del 6,5% come pattuito, sono invece aumentate del 13%. E se dal generale si scende al particolare, la situazione degli sprechi di energie non offre molte scappatoie: dal 1 luglio 2009 anche nel nostro paese diventa obbligatorio l’attestato di efficienza energetica anche per la compravendita di ogni singolo appartamento.