Procedura negoziale per la presentazione di proposte d’interventi per la realizzazione di impianti per la produzione di compost

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Un passo avanti  da parte della Regione Puglia, verso il recupero dell’energia contenuta nei rifiuti (Delibera Giunta Regionale 12 luglio 2011).

Programma Operativo FESR 2007-2013 -PPA dell’Asse II – Linea di Intervento2.5 Azione 2.5.2, Sottoazione a) – Procedura negoziale per la presentazione di proposte d’interventi per la realizzazione di impianti per la produzione di compost – 1ª fase.

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Pale eoliche ‘ventilatori’ di aria fresca

Mentre sfogliavo i google alert sulle energie rinnovabili, tra i vari e tanti articoli segnalatemi ha suscitato il mio interesse quello che troverete al fondo di questo post, parla del possibile effetto di inumidire e abbassare la temperatura di grandi zone in seguito alla rotazione delle pale nei parchi eolici off-shore.

Ci ostiniamo a cercare soluzioni che modifichino l’aspetto del nostro pianeta, per fare restare tutto come è o come immaginiamo dovrebbe essere ed in tutti questi ragionamenti manca di tener conto che la natura è un sistema dinamico e come tale cerca di adattarsi alle nuove situazioni (quelli che non riescono ad adattarsi, a tal proposito consiglio di leggere: “Ecologia della bellezza – I gusti della natura” di Ferdinando Boero – Besa Editore).

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Ss 275 Maglie-Leuca, associazioni bocciate. Ecco perchè

E arrivò il giorno delle motivazioni del Consiglio di Stato a riguardo dei lavori della ss 275. Una sconfitta senza misure per tutto il movimento ambientalista, il ricorso respinto da la dimensione di quello che è in realtà l’ambientalismo salentino. Una torta piccola e fin troppo variegata composta da tanti piccoli comitati, ognuno con le “proprie” ragioni, inacapaci forse di avere una lettura ampia e globale così da immaginare un progetto complesso ed articolato per il nostro SALENTO, non riuscendo a parlare con una sola voce di quelle che sono le emergenze salentine, radicalizzando le posizioni e diventando  di fatto degli estremisti con poco seguito.

Al di là delle questioni legate ai movimenti e al loro modo di operare, c’è ancora qualche speranza: il progetto esecutivo dell’opera non esiste ancora (forse con  l’intervento di qualche tecnico capace e sensibile all’ambiente si possono limitare i danni), continuando a sperare  che la class action degli espropriati porti il frutto sperato.

di seguito l’articolo tratto da ilPaesenuovo.it del 17 giugno 2011 (Pierpaolo Spada)

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La disinformazione dei media

E’ fin troppo evidente che c’è qualcuno che usa in modo strumentale i numeri, non essendo probabilmente in grado di distinguere tra le parole autorizzato e installato.
Ed è per questo motivo che di seguito riporto i dati estratti dall’atlante del sole del GSE relativamente agli impianti fotovoltaici installati in provincia di Lecce ed entrati in esercizio ad oggi 28 aprile 2011 di potenza superiore ai 50 kWp sono 262. Non è difficile fare le somme e ricavare che il totale risulta di 215.055 kWp.

A questi impianti di potenza superiore ai 50 kWp, bisogna aggiungere 74 impianti di potenza compresa tra 20 e 50 kWp per un totale di 3.064 kWp. Finiamo con i 3.940 impianti di potenza inferiore ai 20 kWp per un totale di 20.697 kWp.

Questi dati sono da confrontare con quelli pubblicati sul sito di TeleRama nell’articolo: “Fotovoltaico in provincia di Lecce: ecco i numeri

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Fukushima, chi ha tradito i principi “kaizen”?

Articolo di Roberto Vacca pubblicato su laStampa del 27 aprile 2011

Qualcuno ha detto: «Il nucleare è troppo rischioso, perché ha prodotto un disastro tremendo perfino in Giappone – il Paese che usa alta tecnologia di qualità eccellente. Figurarsi che accadrebbe in Italia col nostro pressappochismo».
Non è un ragionamento sensato. Alti livelli di sicurezza si garantiscono elaborando «alberi di eventi», capaci di analizzare le conseguenze di ogni possibile rischio.
Si assicurano anche costruendo «sistemi ridondanti»: in caso di guasto ogni funzione è svolta da altre unità e per altre vie. Ma in Giappone è inaffidabile proprio la rete elettrica.

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Vaxjo si riscalda con le foreste

Entro il 2030 la città svedese vuole rinunciare al carbone e al petrolio producendo energia con gli scarti dell’industria del legno. Il biogas, invece, prenderà il posto della benzina.
Grégoire Allix, Le Monde, Francia (Internazionale.it)

Växjö è una cittadina immersa nella foresta svedese. C’è una graziosa cattedrale del dodicesimo secolo, con una torre campanaria a due guglie e un importante museo del vetro. Ma il monumento più ammirato è un altro: qui ogni settimana arrivano persone da tutto il mondo per visitare la centrale a biomassa, un impianto che brucia i rifiuti dell’industria forestale locale, fornendo a questo comune di ottantamila abitanti energia per il riscaldamento, l’acqua calda e la produzione di elettricità. Quindici anni fa Växjö ha deciso di rinunciare alle energie fossili entro il 2030.

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Errori di progettazione

In questi giorni dolorosi, per quanto accaduto in Giappone: terremoto, tsunami, contaminazione nucleare è stato un susseguirsi di commenti da parte di illustri ed illuminati esperti della salute che hanno evidentemente perso il senso del loro ruolo. Per l’illustre Veronesi, ex ministro della Repubblica ed illustre oncologo, riesce a partorire una moratoria sul nucleare adducendo come motivazione che Fukushima sia stato il primo grave incidente di progettazione nucleare della storia. Per Veronesi l’errore di progettazione sta nel fatto che chi ha progettato la centrale ha tenuto conto di tsunami di minore intensità.

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Decreto sul fotovoltaico “

Category : Energia

articolo di Antonio tratto da Repubblica

Il dl martedì a Palazzo Chigi e votato con ogni probabilità giovedì prossimo. Stabilirebbe un tetto per il 2020 uguale al livello che si raggiungerà entro un anno. Rischiano il posto 120mila addetti al settore. La protesta degli operatori

Dopo l’eolico, il fotovoltaico. Il nome della seconda vittima della guerra alle rinnovabili è nel decreto che il governo si preparerebbe ad approvare all’inizio della prossima settimana. “Con un tetto di impianti incentivabili fino al 2020 vicino alla soglia che si raggiungerà nell’arco di un anno, il fotovoltaico è destinato a chiudere i battenti”, accusa Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future.

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La rivoluzione verde di Melpignano “I cittadini gestiranno l’energia solare”

articolo di LELLO PARISE da repubblica bari

Nel comune della Taranta (Melpignano ndr) nasce la cooperativa di comunità, attraverso cui gli stessi cittadini saranno chiamati a mandare avanti buona parte dei servizi comunali. Si comincia con il fotovoltaico, per poi passare a mense scolastiche, campo sportivo, verde pubblic

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L’impianto a BIOGAS da digestione anaerobica delle BIOMASSE a Presicce

Cos’è la DIGESTIONE ANAEROBICA?

E’ un processo biologico mediante il quale le sostanze organiche (biomasse) vengono “digerite” e trasformate in BIOGAS, in un ambiente privo di aria all’interno di serbatoi perfettamente chiusi. Il biogas è un gas naturale in cui è presente metano che può essere utilizzato nei motori (come quelli installati sulle automobili a metano) per produrre energia elettrica. Dalla digestione delle biomasse, dopo aver prodotto il biogas, si ottiene del fertilizzante naturale che può essere utilizzato in agricoltura. È un pertanto un processo paragonabile alla digestione che avviene nel corpo umano: che dopo aver mangiato e Esempio di biodigestoredigerito produce/genera gli stessi prodotti. Come per il corpo umano il digestore anaerobico non può ingerire materiali velenosi: perché la digestione si fermerebbe e non ci sarebbe più produzione di biogas, proprio come nel corpo umano. L’impianto di digestione anaerobica di Presicce rappresenta la migliore soluzione esistente nel campo della sostenibilità ambientale. Esso infatti riutilizza materiali naturali di scarto dandone nuova vita come fertilizzanti agricoli e biogas.

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