L’espianto dei nostri ulivi e lo scempio del territorio

L’espianto dei nostri ulivi e lo scempio del territorio

10 agosto 2011, ventosa mattinata di una strana estate, lettura del giornale accompagnata dal caffè e da un ottimo pasticciotto, la mia attenzione è attirata dal titolo: “L’espianto dei nostri ulivi e lo scempio del territorio” di Gianni Picella – delegato FAI. Il primo pensiero, ancor prima di leggere l’articolo è che parlerà del malsano commercio di alberi di ulivo dal Sud al Nord o del loro espianto per far posto alle tanto famigerate energie alternative … ed invece sorpresa delle sorprese leggo che gli ulivi vengono espiantati per far posto alle vigne, spianando di fatto la strada alla desertificazione della zona.

E la mia memoria è tornata a qualche settimana fa, mi sono ritrovato nella posta elettronica 18 DIA per 18 impianti fotovoltaici di potenza appena inferiore al  MegaWatt in provincia di Brindisi e quando ho realizzato su google earth di cosa si stava parlando la prima esclamazione è stata: “questi sono pazzi!“.

Di seguito l’articolo tratto da laRepubbblica del 10 agosto 2011

Continua imperterrito lo scempio del nostro paesaggio. Che si racconti, a qualunque livello, con mostre fotografiche, convegni, della bellezza del nostro paesaggio di ulivi e poi si consenta la scomparsa di questo paesaggio con la distruzione di piante di ulivi sostituiti da costruzioni di vigneti antesignani della desertificazione del nostro territorio è un non senso che ferisce e disillude chi in quella legge 14/2007 ha creduto. L’UPA continua a rilasciare autorizzazioni per trasformazioni fondiarie adducendo l’improduttività di quegli ulivie gli industriali dell’agricoltura provvedono, immantinenti alla trasformazione del paesaggio da agricolo, in fabbrica dell’agricoltura. I vigneti di uva da tavola che pure hanno vasti momenti di crisi commerciale, sostituiscono brutalmente quel paesaggio agraio che, turisticamente, d’altra parte, andiamo vendendo e promuovendo. In contrada San Pietro, tra Rutigliano e Conversano, in una zona ridente collinare, in questi giorni si sta perpetrando questa ulteriore azione delittuosa, con tutte le apparenti coperture e autorizzazioni amministrative.