Pale eoliche ‘ventilatori’ di aria fresca

Pale eoliche ‘ventilatori’ di aria fresca

Mentre sfogliavo i google alert sulle energie rinnovabili, tra i vari e tanti articoli segnalatemi ha suscitato il mio interesse quello che troverete al fondo di questo post, parla del possibile effetto di inumidire e abbassare la temperatura di grandi zone in seguito alla rotazione delle pale nei parchi eolici off-shore.

Ci ostiniamo a cercare soluzioni che modifichino l’aspetto del nostro pianeta, per fare restare tutto come è o come immaginiamo dovrebbe essere ed in tutti questi ragionamenti manca di tener conto che la natura è un sistema dinamico e come tale cerca di adattarsi alle nuove situazioni (quelli che non riescono ad adattarsi, a tal proposito consiglio di leggere: “Ecologia della bellezza – I gusti della natura” di Ferdinando Boero – Besa Editore).

Come una sorta di grandi ‘ventilatori’, le pale delle turbine eoliche, azionate dal vento, rinfrescano l’aria umidificando la zona in cui sono costruite. Questo è tanto più evidente nelle grandi ‘factory’ eoliche. E’ quello che emerge da uno studio – commentato sulla rivista Eai dell’Enea – di alcuni ricercatori americani del ‘Massachusetts institute of technology’ (Mit), pubblicato sull’ ultimo numero di ‘Environmental research letters’, che prende in considerazione i grandi impianti off-shore (in mare).

Secondo i ricercatori del Mit, la temperatura dell’aria tende a raffreddarsi e a diventare più umida sotto le turbine eoliche per la forte turbolenza nei bassi strati atmosferici creati sottovento dalle grandi pale eoliche degli aerogeneratori. Una turbolenza che favorisce l’evaporazione dell’acqua. Il calore necessario a trasformare l’acqua in vapore viene sottratto dall’atmosfera che, pertanto, si raffredda, mentre il vapore si aggiunge all’umidità preesistente.

Il raffreddamento che si ha a livello marino non si manifesta però nelle zone interne dove, invece, la turbolenza delle pale eoliche amplifica l’instabilità atmosferica. In ogni caso, si tratta di un raffreddamento di tipo locale e poco rilevante (all’interno e nei dintorni delle fattorie del vento off-shore). Mentre si potrebbe avere una diminuzione di temperatura molto più rilevante anche su grande scala, fino a 1 grado, se si ipotizzasse un’elevata densità di turbine eoliche in grandi fattorie del vento off-shore, distribuite in acque di profondità inferiore ai 600 metri sulla piattaforma continentale di tutto il mondo.

“Questi studi – chiarisce Paolo Ruti, climatologo dell’Enea – sono basati su simulazioni modellistiche climatiche, partendo da ipotesi estremizzate, e hanno bisogno di ulteriori approfondimenti”. (ansa.it)