L’Italia soffre di inquinamento e rumore se ne lamenta quasi la metà delle famiglie

Category : Ambiente

L’automobile è ancora il mezzo di trasporto più usato e buona parte dell’energia viene sempre dal petrolio.

Aria inquinata, cattivi odori e rumori assordanti: l’Istat fotografa la situazione ambientale dell’Italia degli ultimi anni. E rivela che il 41,7 per cento delle famiglie italiane afferma di abitare in una zona in cui l’aria è inquinata, il 22 per cento è costretto a convivere con i cattivi odori e il 37,8 con rumori martellanti. Sono i dati che l’Istituto italiano di statistica ha raccolto nell’annuario 2007: i più recenti si riferiscono al periodo 2005-2006.

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Le illusioni sull’ambiente

Category : Ambiente

La Terra è ammalata, il clima è impazzito, le risorse si assottigliano. Pian piano (troppo piano) se ne stanno accorgendo un po’ tutti. Ma la gente non vuole sapere; vuole sperare. E così la gente «rimuove» le cattive notizie. Chi ne dà notizia è un catastrofico, un apocalittico, e magari anche un uccello di malaugurio. Ma se una cattiva notizia è vera, allora è vera. Ed è purtroppo vero—la scienza è pressoché unanime nel certificarlo— che siamo al cospetto di una catastrofe ecologica che andrà a rendere invivibile anche la vita dell’uomo. Comincio dalla notizia più sconfortante: che i più indifferenti al loro stesso destino sono i giovani. Gli spregiati anziani si battono, in definitiva, per le generazioni future (al momento della resa dei conti loro, gli anziani del Duemila, non ci saranno più). Ma i giovani se ne sbattono, non gliene frega niente.

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Prezzi del pane e biocarburanti

Category : Energia

A settembre i prezzi di alcuni alimenti saliranno: lo stanno decidendo le grandi aziende e i grandi gruppi di distribuzione. Pane, latte, carne, formaggi… gli aumenti medi sono compresi tra l’8 e il 12%.

I rincari sono dovuti alla siccità australiana (volete frutta e verdura fuori stagione? O viene dalle serre o viene dall’altra parte del mondo!), all’aumento dei consumi dei cinesi (che esportano meno e a prezzi più alti), alla filiera italiana che si allunga (intermediari, magazzini, celle refrigerate, trasporti) e, si dice, anche alla quota di semi sottratta al consumo alimentare per diventare biocarburanti.

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Biocombustibili alla prova dei costi

Category : Energia

Il passaggio ai nuovi impianti avrebbe il vantaggio di ridurre la competizione con il grano destinato ai mercati alimentari e permetterebbe la riutilizzazione di materiali destinati allo smaltimento, come nel caso della paglia

Le bioraffinerie di seconda generazione – quelle che producono biocombustibili da residui vegetali quali legno, foglie e paglia – si sono proposte per lungo tempo come eredi degli attuali impianti che producono etanolo dal grano, ma finora la tecnologia è stata considerata troppo costosa per essere competitiva.

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Carne, energia e riscaldamento globale

Category : Clima

Sono davvero tempi grigi per il consumo di carne. Ieri riportavo alcuni brani dell’ intervista a Rifkin che faceva giustamente notare che l’ allevamento degli animali è la seconda causa del riscaldamento globale.

Ora giunge questo studio giapponese che valuta l’impatto ambientale del consumo di carne in termini di consumi energetici (in gran parte fossili) e di effetto serra. Produrre un kg di carne in Giappone costa la bellezza di 160 MJ di energia e causa l’emissione di 36 kg di  CO2 equivalente in atmosfera.

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Energia dallo spazio

Category : Tecnologia

L’energia elettrica è attualmente trasportabile tramite cavi o stoccata in soluzioni chimiche. Queste perlomeno sono le due applicazioni tecnologiche più diffuse allo stato attuale a cui si aggiunge la possibilità di trasmissione dell’elettricità in modo wireless, ossia nell’etere senza l’ausilio di cavi. L’elettricità volante potrebbe diventare molto familiare ai cittadini del XXII secolo, un po’ come la lampadina divenne per quelli del XX secolo.

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Da Ratatouille a Shrek, ecco i nuovi paladini dell’ambiente

Category : Comunicazione

Visto che gli umani proprio non capiscono che bisogna salvare l


La questione energetica pugliese secondo l’ing. Antonio De Giorgi

La prima osservazione è sulla ricerca del primato da parte della Regione Puglia nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Per i tecnici del settore, la miglior fonte di energia rinnovabile è il risparmio energetico. In Puglia si parla invece quasi esclusivamente di nuove centrali. Per quale motivo?

La politica energetica pugliese ha dei gravi limiti di impostazione; vorrei che almeno si avesse il coraggio di dire che le scelte regionali non sono assolutamente ispirate da corretti principi di pianificazione energetica, ma da motivazioni politiche. Sarebbe importante chiarire questo punto, perché credo che nessun esperto nel settore energia può sostenere che la Puglia abbia veramente bisogno di un parco di centrali elettriche da 10.000 megawatt (di cui 2500 megawatt di nuove centrali a combustibili fossili e 2500 di mega-impianti eolici).

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Category : Clima

Sulle emissioni di gas serra, l’Italia sta cambiando rotta. Dopo 15 anni di continuo aumento, in controtendenza rispetto al resto d’Europa, le stime preliminari del 2006 vedono una riduzione complessiva delle emissioni dell’1,5% rispetto al 2005, anche se con andamenti contrastanti nei diversi settori. E’ quanto emerso dal convegno che si è tenuto a Brindisi la scorsa settimana dal titolo ‘Inventario emissioni di gas serra in Italia dal 1990 al 2005’

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Produrre energia ballando

Category : Tecnologia

Una fonte di energia pulita e sempre disponibile è possibile.Si tratta dei nostri movimenti. Da Londra a Napoli, sono diversi i progetti che si propongono di catturare l