Se il petrolio va a picco

Category : Energia

«Per rimpiazzare greggio e gas naturale non c’è nulla sulla terra». Parla l’astrofisico Di Fazio
di Francesco Piccioni da ilmanifesto.it

 

Alberto Di Fazio è astrofisico teorico presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), membro della Commissione Nazionale Cnr/Igbp (Programma Internazionale Geosfera-Biosfera), responsabile italiano del Progetto Igbp/Aimes (Analysis, Integration, and Modeling of the Earth System), presidente Global Dynamics Institute, accreditato presso la Conferenza delle Parti sotto la Unfccc (Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici).
Il petrolio è aumentato del 500 per cento in sei anni, mentre la produzione è di fatto stabile da tre. Cosa sta succedendo?
Non si può più fare quello che si è fatto per oltre 100 anni: pompare sempre di più moltiplicando i pozzi. Su più di 90 paesi produttori, 62 hanno raggiunto il «picco» e sono quindi in calo; quelli che non l’hanno raggiunto – come l’Arabia Saudita e altri minori – non riescono ad aumentare l’estrazione in misura sufficiente a compensare.

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Se a bocciare il nucleare è Leonardo Maugeri dell

Category : Nucleare

Il nucleare costa troppo: per costruire le centrali, per stoccare le scorie e, alla fine, per dismettere gli impianti. Fin qui niente di nuovo, almeno per i lettori di greenreport, abituati a leggere su queste pagine affermazioni di questo genere (sempre accompagnate da dati a supporto).
Ma se a dirlo è Leonardo Maugeri, direttore strategie dell’Eni su un libro di prossima uscita, allora è una notizia. Il libro si intitola “Con tutta l’energia possibile” (edito da Sperling e Kupfer e in libreria dal 26 febbraio) di cui il settimanale L’Espresso dà una anticipazione.

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Quattro centrali entro il 2020. Ecco il piano nucleare dell’Enel

Category : Nucleare

La centrale nucleare Enel di CaorsoQuattro centrali di terza generazione che nel 2020 copriranno almeno il 10% dei consumi di energia in Italia, vale a dire 6000 megawatt, più il sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive. Un progetto gestito o dalla sola Enel o da un consorzio guidato dal gruppo pubblico e composto dalle altre aziende produttrici (Edison, Eni, Sorgenia, le ex municipalizzate…) e dalle industrie energivore. Il tutto in un quadro normativo certo e definito.

La "ricetta" dell’Enel per il ritorno al nucleare è ormai pronta: l’amministratore delegato del colosso elettrico, Fulvio Conti, la presenterà al governo nei prossimi giorni consegnando un piano articolato al quale i tecnici del gruppo lavorano ormai da qualche mese e che, ora, si inserirà nel solco dell’accelerazione impressa dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola.

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Category : Nucleare

«Se dovessi dare un parere sulla capacità dell’Italia di tornare al nucleare, sarebbe negativo. Solo per un motivo: l’assenza di un deposito nazionale per le scorie». È severo il giudizio dell’ingegner Raffaello De Felice, ultimo responsabile del settore «Impianti nucleari» dell’Enel alla fine degli anni ’80, e consulente per le iniziative dell’Enel nella costruzione di impianti nucleari all’estero.

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Energia e falsi miti: se n

Category : Comunicazione

Si è concluso a Lecce il primo Festival dell


Eni: Scaroni, vogliamo Eni Award diventi come Nobel energia

Category : Comunicazione

"A partire dal 2006 abbiamo cambiato drasticamente il modo" di fare ricerca, "rendendola un pilastro portante di tutte le nostre strategie di crescita futura", ed Eni Award "si inserisce in questo percorso di rivoluzione della ricerca Eni e di apertura della societa’ al mondo".

Lo ha affermato, nel corso della cerimonia di consegna degli Eni Award 2008 all’Accademia dei Lincei, l’a.d. del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni, spiegando che "nelle nostre intenzioni, il premio dovra’ catalizzare intorno a se’ le migliori ricerche e i piu’ importanti scienziati al mondo nel campo dell’energia, con l’ambizione di poter diventare una sorta di Nobel dell’Energia. E le premesse ci sono tutte".

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Le rinnovabili crescono più della termoelettrica

Category : Energia

Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, spiega come tra il 2000 e il 2007 la potenza elettrica rinnovabile installata in Europa sia stata superiore alla variazione netta della potenza termoelettrica (fossili e nucleare). Ora bisogna iniziare a ridurre drasticamente i costi

Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, in un suo editoriale su «KyotoClubNews» (newsletter del Kyoto Club), mette in evidenza due dinamiche, per certi versi anomale, del mercato energetico.

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Climate Change after Bali

Category : Ambiente

Do the math: affordable new technologies can allow us to control global warming at modest cost while maintaining global economic growth

Last December’s agreement in Bali to launch a two-year negotiation on climate change was good news, a rare example of international cooperation in a world seemingly stuck in a spiral of conflict. Cynics might note that the only accomplishment was an agreement to talk some more, and their cynicism may yet be confirmed. Nevertheless, the growing understanding that serious climate-control measures are feasible at modest cost is welcome.

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Il fotovoltaico crescerà del 30%

Category : Comunicazione

E’ il risultato atteso per il 2008. Ci confortano gli obiettivi di Kyoto e le indicazioni dell’Unione europea. Il Gse per il fotovoltaico ha fatto meglio di istituzioni e strutture di altri Paesi con le stesse funzioni. I Certificati Verdi per il fotovoltaico non vanno bene fin quando non scenderanno i prezzi dei pannelli.

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